Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte al Castello Sforzesco, fonda uno studio d’animazione. Nel 1954 inzia la sua collaborazione con i fratelli Pagot, realizzando diversi spot pubblicitari e cortometraggi. La sua attività di autore e illustratore di fumetti comincia nel 1959, scrivendo e disegnando la breve serie Clint Due Colpi per le Edizioni Domai. Grazie all’esperienza maturata nel campo dell’animazione, nel 1963 la casa Astorina lo assume con l’incarico di uniformare i disegni della serie a fumetti di Diabolik. Su richiesta delle sorelle Giussani, Facciolo si ispira all’attore Robert Taylor per migliorare la caratterizzazione grafica del volto Diabolik, ideando l’iconico sguardo del protagonista, caratterizzandone le tipiche movenze e la mimica facciale oltre a definirne il costume e la maschera al posto del cappuccio informe degli esordi; questa caratterizzazione determina il grande successo che ancora oggi Diabolik riscuote.
Facciolo caratterizza anche i personaggi comprimari, Eva Kant, l’ispettore Ginko e Altea di Vallemberg; per quest’ultima si ispira all’attrice francese Capucine, molto famosa all’epoca. Il suo famoso disegno raffigurante Diabolik che lancia il pugnale viene impiegato dalla stessa casa editrice Astorina come proprio logo.
Nel 1979 lascia "Diabolik" per dedicarsi alla grafica pubblicitaria. Si trasferiasce a New York da un amico che ha aperto un’agenzia pubblicitaria, decide di diventarne socio e di aprire a Milano una succursale italiana, nominata inizialmente "Ronne Bonder Studio" poi "Meta", realizzando pubblicità e campagne per Ferrarelle, Collistar, Alitalia, Fernet Branca...
Nel 1998 rientra in Astorina per riprendere a illustrare Diabolik, dove resta sino al termine della sua esistenza.
Dal 2009 inizia una intensa collaborazione con la galleria d’arte Spazio Papel di Milano.